“Giovanissimi” di Alessio Forgione
Cosa può fare una libraia a casa con due figli adolescenti, un marito veterinario, due cani e un gatto?
Semplice, cucino per sfamarli tutti, stiro pigiami e tute da ginnastica, pulisco un po’ più a fondo del solito ma ammetto che non mi piace, faccio la pennichella sul divano dopo mangiato, guardo vecchie foto e video ad esempio quello del mio matrimonio di soli 20 anni fa e poi??? Beh, e poi leggo.
Per cui cari amici dell’ Edicola Elbana Show, vi avverto che mi dedicherò molto alla nostra rubrica delle recensioni ma con la raccomandazione di leggere ma di non comprare su Amazon. Se non avete il libro di cui parlo e ve ne verrà voglia scrivete una lista per quando Mardilibri riaprirà e avrà molto bisogno del sostegno di tutti voi, cari lettori.
Tanto voglio dì, ancora oggi viviamo in uno Stato dove di fronte ad una pandemia dichiarata i libri non sono considerati beni di primaria necessità e le librerie non possono nemmeno attivarsi per dare un servizio qualche ora al giorno (specifico che non avrei voluto rimanere aperta perché anche io ho paura, ma mi sarei attivata per offrire a chi ne avesse sentito il bisogno, la possibilità di ritirare il titolo richiesto)
Il libro di oggi è candidato al premio Strega e mi piacerebbe che lo vincesse, anche per vedere un piccolo editore per una volta alla ribalta.
“Giovanissimi” di Alessio Forgione edito da NNE
Un grande romanzo di formazione, nel quale i protagonisti sono ragazzi giovani di quartieri poveri di Napoli che inseguono sogni legati ad un pallone, faticano ad amare e ad essere amati.
L’abbandono della madre del protagonista, Marocco, lascia in lui un segno indelebile, un assenza che si percepisce in ogni pagina fino a quando Serena entrerà a far parte di quella routine, e finalmente gli darà quell’ affetto e quell’ attenzione mai provate prima.
Consigliato per gli amanti dei romanzi che toccano corde profonde, per chi vuole tornare un po’ ragazzino e per chi vuol leggere una delle più belle dichiarazioni d’amore: ” Voglio mangiare con te tutte le volte che mi viene fame”.
Parola di libraia